Save the date

Segnatevi questa data. A quanto pare, George Clooney disse così ai suoi amici quella volta che li invitò a Los Angeles per dire loro quanto fosse riconoscente per la loro amicizia. Si trovarono davanti ad una valigetta nera. Una ciascuno. Dentro c’era un piccolo pensierino. Un milione di dollari. A testa. Chissà come avranno fatto a tornare a casa, poi.

È la stessa cosa che mi sono chiesto quando quel tizio ha perso la valigetta col pc che conteneva i piani di sicurezza delle olimpiadi di Parigi. Immagino la stia ancora cercando. Il comune di Parigi ha smentito, ma qualcosa mi fa pensare che non sia così. Del resto, in Francia sono bravi con le omelette.

Sul podio delle storie più assurde, però, c’è quella del fisico statunitense che dimenticò in bagno la valigetta con i progetti segreti della bomba H. Al secondo posto c’è la Russia. Secondo alcuni siti – impossibile verificare – Interfax avrebbe diffuso la notizia del ritrovamento di una valigetta nazista con dei teschi di alieni dentro. Forse è a questi reperti che si riferiva Medvedev.

Che volete, le valigette nere hanno il loro fascino. Tanto che gli uomini più potenti della terra ne portano sempre una dietro. Fa figo. Quando Putin è andato in Cina ne aveva una vintage. Di quelle sovietiche che si trovano ai mercatini delle pulci. Fantastica. Poi magari ci tiene il game boy. Da quando hanno lanciato la moda, anche il presidente degli Stati Uniti ne ha una. In vera pelle. Verrebbe da dire umana. Bella grande, così ci sta pure il beauty case.

Anche Papa Francesco ne ha voluta una. Sempre di pelle nera, ovvio. E tutti a chiedersi cose ci fosse dentro. Ora pensate se dovessero scambiarle per caso durante un incontro internazionale. Già me li vedo, nel momento più critico dell’umanità mentre si spruzzano un po’ di deodorante o schiacciano a ripetizione i tasti del game boy. Chissà che diavolo avrà avuto il Papa in quella valigetta, invece. Una cosa è certa: sarebbe un giorno memorabile.

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